Praga

Praga

Praga senza dubbio può essere annoverata come una delle città europee più affascinanti e che meritano di essere visitate. Il suo centro storico  si presenta come un piccolo scrigno ricco di tesori di una bellezza straordinaria. I suoi palazzi in stile liberty, le piazzette su cui si affacciano i tanti caffè storici le viuzze strette e acciottolate, il Castello, le chiese e i monumenti che raccontano la storia di questa magica città adagiata sulle sponde del fiume Moldava.

Decidiamo di visitare Praga a fine Dicembre. Sappiamo che il freddo è davvero intenso in inverno, ma questo non ci scoraggia. Arriviamo a Praga con un volo Ryanair alle 20,15 e subito dopo aver preso i bagagli, prendiamo il taxi che avevamo prenotato tramite booking che ci porterà nel nostro Hotel, l’Alton Hotel situato a soli 3 minuti da Piazza Vinceslao. Abbiamo scelto questa sistemazione in quanto preferiamo avere un Hotel centrale, comodo per vedere tutte le maggiori attrazioni.

Castello di Praga

Insieme al Ponte Carlo e alla piazza della città vecchia è l’attrazione più importante e visitata della città. Il Castello di Praga è il più grande del mondo e copre un’area di 70 km². Inserito dall’UNESCO uno dei monumenti Patrimonio Mondiale dell’Umanità,dal 1140 è sede dei Re di Boemia e dal 1918 della Presidenza della Repubblica. I quasi 1.000 anni di storia giustificano la varietà degli stili presenti nel castello: dalle origini romaniche al gotico quattrocentesco, passando per una profonda ristrutturazione avvenuta dal 1918 al 1938. Punto di passaggio obbligatorio di ogni visita a Praga, il Castello offre molte cose da vedere. Eccole nel dettaglio.

Il  consiglio è quello di arrivare all’apertura per evitare la calca di persone, scendendo alla fermata “Pražský hrad”. Così facendo l’entrata è vicinissima e vi risparmierete un bel pò di fatica in salita. L’entrata ufficiale del Castello di Praga è a Hradčanské náměstí. Si entra dalla Porta dei Giganti il cui cancello in parte dorato, mostra il disegno della corona ceca. Sui lati ci sono le guardie del Presidente e sopra di esse le statue dei titani in lotta.

Da piazza Hradcany si accede all’ingresso principale al castello. Ci troviamo nella prima corte dove allo scoccare di ogni ora si assiste al cambio della guardia.

Questo primo cortile è la corte d’onore che dà accesso alla seconda corte del Castello superando la Porta di Mattia (Matyášova brána). Si tratta di una porta cerimoniale concepita come un arco trionfale con sui lati due ingressi minori e due grandi pennoni porta bandiera.

Gli edifici del secondo cortile sono quasi tutti collegati tra loro e costituiscono il Palazzo Nuovo del Castello (Nový královský palác).

Proseguendo il cammino, un portico conduce nel terzo cortile e di colpo appare la vera meraviglia del Castello di Praga: la Cattedrale di San Vito. Imponente e magnifica, la cattedrale gotica ruba la scena di questa area e tutte le altre attrattive passano in secondo piano. La maestosità gotica della cattedrale di San Vito (Katedrala Sv. Vita) contrasta fortemente con il barocco della Parte Piccola. E’ una delle cattedrali gotiche più grandi d’Europa. Quando nel 1344 Praga divenne sede arcivescovile, Re Giovanni di Lussemburgo decise di costruire una chiesa la cui grandezza e bellezza fosse degna della città: ci vollero 600 anni per completarla.

Tra tutte le cappelle dedicate ai santi; quella che più di tutte merita una visita approfondita è la Cappella di San Venceslao, costruita da Peter Parler tra il 1362 e il 1367 (3a foto da sinistra). Dietro la cappella di San Venceslao c’è la Camera della Corona, il luogo più inaccessibile di tutto il castello, custodito da ben sette chiavi diverse. Imperdibili sono le  vetrate dipinte in stile art nouveau.

Vicolo d’oro

Il Vicolo d’Oro (Zlatá ulička) è una celebre stradina di Praga, situata nell’area del Castello e caratterizzata da una fila di 11 bassi edifici variopinti, che furono costruiti in stile manieristico a partire dalla fine XVI secolo, inizialmente per ospitare le 24 guardie dell’imperatore Rodolfo II d’Asburgo e le relative famiglie.  L’aspetto attuale del Vicolo d’Oro risale al 1955. Dopo una recente ristrutturazione, le casette ospitano un’esposizione sulla vita nel vicolo negli ultimi cinque secoli. Tra il 1916 ed il 1917, nella casa numero 22 lavorò Franz Kafka. Il Vicolo d’Oro fa parte della visita guidata del Castello di Praga.

La vista della città che si gode dal castello è magnifica.

 

Ponte Carlo

ll Ponte Carlo di Praga (Karlův most) è il ponte più importante e famoso di Praga ed unisce la Città Vecchia con Mala Strana, la parte piccola della città. Attraversandolo troviamo una folla incredibile di turisti,  venditori di quadretti e souvenir che rendono il passaggio quasi difficoltoso.

Il Ponte Carlo di Praga ha un forte valore simbolico perché da secoli luogo in cui si risolvevano le controversie, si esigevano le gabelle per il passaggio, si facevano le esecuzioni capitali. Lungo 516 metri, largo 10 e con un percorso in leggera pendenza, il Ponte Carlo è poggiato su 16 archi.. Alle due estremità del Ponte ci sono 3 torri: una nel lato della Città Vecchia e due dal lato di Mala Strana.  La torre ha svolto per molti secoli la sua funzione di barriera difensiva della città. Il primo piano era utilizzato per ospitare il corpo di guardia mentre il secondo era una prigione per per le famiglie benestanti che non pagavano i loro debiti.

L’Orologio astronomico di Praga (in ceco Staroměstský Orloj, “orologio della Città Vecchia”), è un monumento scientifico del periodo medioevale situato sul lato sud del municipio della Città Vecchia, nella Piazza della Città Vecchia ed è una delle più importanti attrazioni turistiche della città. Il meccanismo è composto da tre elementi principali: il quadrante astronomico, sul quale, oltre all’ora, sono rappresentate le posizioni in cielo del Sole e della Luna, insieme ad altre informazioni astronomiche; il “Corteo degli Apostoli”, un meccanismo che, allo scoccare di ogni ora, mette in movimento delle figure rappresentanti i 12 Apostoli; e un quadrante inferiore composto da 12 medaglioni raffiguranti i mesi dell’anno. Venne realizzato nel XV secolo, dall’ orologiaio Mikuláš di Kadaň. La legenda narra che quando venne realizzato, lo scalpore e l’entusiasmo che suscitò la vista del progetto vennero accompagnati sin da subito da una certa preoccupazione da parte dell’intera popolazione: e se quello che era destinato a diventare il simbolo della città fosse replicato in altri luoghi del mondo? si narra che Mikuláš fu reso cieco dai cittadini di Praga, affinché non potesse replicare un’opera così bella in nessun altro luogo del mondo.

Sulle guide avevamo letto della magnifica vista della città che si godeva dalla torre dell’orologio. Nonostante la coda di persone, decidiamo che non potevamo perderci la vista di Praga da questa prospettiva. Cosi paghiamo il biglietto di 130 Kc a testa (5,20€) e saliamo le strette scale che ci portano in cima. La vista è davvero mozzafiato.

Una volta scesi, iniziamo un tour tra le bancarelle della piazza della città vecchia. I profumi di dolci rendono l’area inebriante e si respira la vera magia del Natale. Oltre al vino caldo con le spezie, molto apprezzato per riscaldarsi, il dolce tipico di Praga è il Trdlo. La traduzione italiana di questa impronunciabile parola è “manicotto di Boemia“, per la forma rotondeggiante che lo caratterizza e lo rende simili al cilindro di pelliccia usato fin dal 1400 dalle signore di una certa caratura sociale per riscaldare le mani. Lo si può mangiare vuoto o ripieno di cioccolata. Inutile dire che è buonissino e non potevamo fare a meno di provarlo.

Una bella passeggiata è quella che porta dalla città vecchia alla Casa Danzante, incastonata all’angolo fra Rasinovo Nabrezi e via Resslova, lungo l’argine del fiume Moldava. Lungo il percorso trovo tanti spunti fotografici interessanti.

La “Casa che balla ”, progettata dall’architetto ceco-croato Vlado Milunic in collaborazione con il collega canadese Frank Gehry venne realizzata tra il 1994 e il 1996

Al tramonto i colori accendono di rosso il fiume. Lo spettacolo è davvero incredibile. Con la mia fedele Nikon non mi lascio sfuggire questo momento che dura pochi minuti.

Decidiamo quindi di tornare verso la città vecchia per goderci lo spettacolo di sera.

Nonostante il freddo invernale, resta a mio avviso una delle città più belle al mondo.

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Edoardo

 

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