Il Santuario di San Luca è da secoli simbolo di Bologna oltre che oggetto di culto religioso per i Bolognesi e non. È collegato al centro città da una strada che, a partire da Porta Saragozza, si snoda per quattro chilometri in un porticato che, con le sue oltre 600 arcate, è il più lungo al mondo e, con gli altri portici della città, recentemente nominato Patrimonio Mondiale UNESCO.
Non poteva pertanto mancare un articolo dedicato al simbolo della mia città di adozione. Un itinerario che può anche essere considerato di trekking poco impegnativo (132 mt di dislivello – 1,7 Km), è quello che dal parco Talon di Casalecchio di Reno arriva fino al santuario.
Come si può vedere anche dalle fotografiche che seguono, ho fatto questo percorso più volte fino ad ora, sia in primavera o autunno, che pieno inverno dopo una nevicata per ammirare la bellezza di San Luca sotto una coltre di neve (Nota: foto si alternano alcuni scatti presi nel mese di Febbraio e Novembre 2021).
Una volta giunti all’ingresso del Parco, bisogna girare a sinistra, arrivando al termine dei parcheggi. La Chiesa di San Martino indica la partenza: La chiesa è stata ristrutturata a seguito dei danni subiti durante la Seconda Guerra Mondiale; si colloca proprio accanto al sentiero. Un cartello recante la scritta Sentiero dei Bregoli, non lascia alcun dubbio sulla strada da seguire.
Da qui inizia anche la Via Crucis, che dal 1926 accompagna i passi degli escursionisti lungo il percorso dei Bregoli, accompagnandoli fino al Santuario. Sin dai tempi antichi molti pellegrini utilizzavano il sentiero per raggiungere San Luca. Già dopo pochi metri dalla Chiesa di San Martino è possibile visualizzare l’ingresso del rifugio Ettore Muti, utilizzato dagli abitanti per difendersi dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Dopo alcune centinaia di metri inizia la salita abbastanza ripida; la fatica viene compensata dagli scorci che consentono di guardare Casalecchio da un insolito punto di vista.
Il sentiero procede sempre in salita all’interno di un fitto bosco fino ad arrivare ad un altro punto panoramico dove si domina tutta la vallata. Numerose specie animali e vegetali popolano l’area circostante il sentiero: tra pioppi, ontani e salici potrebbero infatti nascondersi picchi, tassi, istrici, scoiattoli e persino volpi e cinghiali.
Il Sentiero dei Bregoli vero e proprio termina una volta incontrato un cancello che segna la fine del percorso. Procedendo a sinistra si arriva al Santuario. A destra, invece, la strada procede verso Via Monte Albano. Già dalla strada si intravede il santuario che domina il Colle della Guardia.
Per il ritorno è possibile optare per due soluzioni: ritornare facendo il sentiero dei Bregoli al contrario, oppure scendere dai Portici di San Luca che con i suoi 3.796 metri, è considerato il corridoio coperto più lungo del mondo.
E’ costituito da 666 arcate. Per chi decide di farlo in salita io porticato è composto dalle prime 316 nel tratto pianeggiante (che da Porta Saragozza arriva all’Arco del Meloncello) e le altre 350 nel tratto in salita ( che, superato l’Arco del Meloncello arriva al Santuario della Madonna di San Luca). Tale numerazione sembra tutt’altro che casuale considerando che 666 è il numero del diavolo e che il portico, snodandosi lungo il colle come un serpente ( animale da sempre associato al demonio) e terminando ai piedi del Santuario, simboleggia la sconfitta del male ad opera del bene.
Qualunque strada voi scegliate per salire o scendere, questa passeggiata ha sempre qualcosa di magico e spirituale, specialmente quando si assiste ad un tramonto del genere.
Buona passeggiata!
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Bellissime le foto e anche l’articolo! Complimenti….