Tre Cime di Lavaredo
Da sempre le Tre Cime di Lavaredo sono il simbolo delle dolomiti. Rappresentano un vero paradiso per tutti coloro che amano le escursioni in alta montagna.
Affascinato da questo spettacolo della natura, decido di prenotare un workshop fotografico con Juza (www.juzaphoto.com). Ciò che mi ha spinto a seguire questo “corso didattico sul campo” è stato il desiderio di confrontarmi con altri partecipanti e con lo stesso Juza in un contesto meraviglioso come quello delle Tre Cime. Altro elemento interessante era quello di poter effettuare qualche scatto in notturna.
Il programma prevedeva il ritrovo a Misurina verso le 13, per poi raggiungere il rifugio Auronzo e da qui fino al rifugio Locatelli, vero punto privilegiato di osservazione. Decidiamo dunque di arrivare a Misurina il giorno precedente per prendercela con calma. Abbiamo prenotato una camera all’Hotel Sport visto il buon rapporto qualità/prezzo. La mattina decidiamo di visitare Misurina e ovviamente il suo lago.
Dopo aver fatto scorte al market del paese e con lo zaino riempito di tutto punto anche con indumenti pesanti (anche a fine Luglio di notte la temperatura può arrivare attorno allo zero) ci ritroviamo con gli altri partecipanti proprio davanti all’hotel Sport. Un breve brief e subito in auto in direzione del rifugio Auronzo (2.320 m). Questa strada è a pagamento (circa 20 euro per auto) e solitamente non conviene lasciare l’auto prima dell’inizio della strada per poi raggiungere il rifugio Auronzo a piedi visto che questa sarebbe già una escursione a se.
Lasciamo la macchina nel grande parcheggio superaffollato e, senza fermarci al rifugio, iniziamo la nostra escursione con una breve sosta per il pranzo ed una lezione teorica di fotografia proprio sotto l’imponente Spigolo Giallo della Cima Piccola.
Verso metà pomeriggio ci spostiamo in direzione del rifugio Locatelli seguendo il percorso alla base del Monte Paterno. Questo sentiero è veramente spettacolare, e conduce al rifugio con una vista continua sulle pareti Nord delle Tre Cime di Lavaredo.
Da qui proseguiamo per un piccolo sentiero a sinistra che porta alla Forcella di Lavaredo. Qui, a 2.454 m s.l.m., si gode di una stupenda vista panoramica, non solo sulle vallate attorno, ma anche sul lato nord delle Tre Cime di Lavaredo. Oltrepassata la Forcella Lavaredo imbocchiamo una piccola mulattiera che ci condurrà ai piedi del Monte Paterno fino a giungere ad un bivio, dove imbocchiamo la strada verso il Rifugio A. Locatelli (2.438 m).
Juza Sherpa
Rifugio Locatelli in lontananza con Torre di Toblin
Dopo circa tre quarti d’ora di cammino su saliscendi non consigliati a chi soffre di vertigini, decidiamo di visitare una delle tante grotte di guerra (le Dolomiti di Sesto sono state fronte durante la Prima Guerra Mondiale).
Arrivati al rifugio, ci dedichiamo a fotografare, fino a sera, lo spettacolo che ci circonda.
Verso le 20,30 la luce del sole quasi orizzontale ha iniziato ad infuocare la roccia delle montagne.
Verso le 22, anche a seguito di una perturbazione che minacciava pioggia, ci siamo incamminati verso il ritorno. A Forcella ci siamo fermati e Juza ci ha intrattenuto sulla fotografia in notturna.
Verso l’una torniamo al rifugio Auronzo e da qui raggiungiamo in auto l’albergo. E’ stata una esperienza bellissima che mi ha avvicinato molto alla bellezza incontaminata di questi luoghi.
Edoardo
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