Massiccio del Pasubio: Strada delle 52 Gallerie

Massiccio del Pasubio: Strada delle 52 Gallerie

Avevo sentito parlare della strada delle 52 gallerie da alcuni ragazzi che avevo conosciuto durante la Via degli Dei, ma francamente ne ignoravo l’esistenza. Spinto dalla curiosità, appena tornato a casa ho fatto alcune ricerche su internet scoprendo un pezzo di storia che probabilmente in pochi conoscono, nonostante sia ritenuta un’opera ingegneristica unica al mondo.

Cenni storici

La Strada delle 52 gallerie (o Strada della Prima Armata) é un percorso di straordinario interesse storico ambientale, una mulattiera militare costruita nel 1917 durante la Prima Guerra Mondiale  sul massiccio del Pasubio (prealpi Venete). Durante la prima guerra mondiale le truppe italiane combatterono contro le truppe della Germania e dell’Impero austro-ungarico lungo l’intera lunghezza del confine austro-italiano.  In soli 9 mesi, la 33ª Compagnia del 5 reggimento dell’Arma del genio dell’Esercito Italiano scavò nella roccia del versante meridionale del Pasubio non raggiungibile dal tiro dell’artiglieria Austro-Ungarica 52 gallerie con lo scopo di permettere la comunicazione e il passaggio dei rifornimenti dalle retrovie italiane alla zona alla sommità del Pasubio, ove correva la prima linea, al riparo dal fuoco nemico. La strada è un vero e proprio capolavoro d’ingegneria militare  considerando anche le condizioni e l’epoca in cui fu costruita, nonché la rapidità d’esecuzione.

Il Tenente Ingegnere Giuseppe Zappa, comandante della 33° compagnia minatori, viene incaricato di valutare la fattibilità del progetto (Archivio Fam. Zappa)

L’escursione: il percorso completo

La strada delle 52 gallerie è un percorso praticabile a piedi durante tutto l’anno (consigliato Giugno-Settembre) di media intensità. L’escursione ad anello prevede una distanza di 16 Km con un dislivello di 750 metri. La partenza del percorso è presso Bocchetta Campiglia sopra il passo Xomo Bocchetta Campiglia (Vicenza). Giunti alla fine del percorso della strada delle 52 gallerie, si può scegliere come tornare indietro. La via più semplice per il ritorno è prendere la strada degli Scarubbi, decisamente meno impegnativa ma altrettanto bella. La strada per arrivare al parcheggio è abbastanza stretta e a strapiombo della montagna e pertanto bisogna avere un po’ di attenzione nel caso in cui ci siano delle auto che vengono in senso di marcia contraria. Per evitare di trovare la folla del fine settimana, decidiamo di farla durante un giorno feriale. Arrivato al parcheggio (costo giornaliero 6 euro), parte subito la strada per le 52 Gallerie (ingresso gratuito). Il consiglio che posso dare a chi decide di fare questa meravigliosa escursione è quello di dotarsi di torcia frontale (le gallerie non sono illuminate) e di una scorta di acqua, in quanto non ci sono punti acqua durante il percorso (unico punto di ristoro è il Rifugio Papa).

Dati scheda tecnica

  • Difficoltà escursione: E
  • Lunghezza del percorso: 16 Km
  • Durata totale: 7 h (compreso le fermate per fare le foto/video)
  • Dislivello complessivo: 900 mt
  • Quota massima: 2020 mt
  • Segnaletica: sentieri CAI 366, 370

Profilo altimetrico 

 Iniziamo di buon mattino la salita lungo la strada asfaltata, ma in poco arriviamo all’imbocco del sentiero dove è visibile un moderno portale d’ingresso.

La prima galleria, dedicata al Capitano Giuseppe Zappa, segna l’inizio del percorso.

Fortunatamente ci siamo dotati di pila frontale in quanto le gallerie non sono illuminate. Penso che questa scelta renda ancora più immersivo l’intero percorso. Occorre fare attenzione in quanto il terreno è reso scivoloso per via dell’acqua che penetra la roccia formando delle piccole pozze di acqua e fango.

A ciascuna delle gallerie è stato assegnato un numero progressivo ed un nome. Nel 1991 il CAI di Vicenza ha apposto una targa ed un numero all’ingresso di ciascuna di esse. Lo scenario circostante lascia senza fiato per la bellezza del panorama che si può ammirare.Il percorso è caratterizzato da un alternarsi tra vedute e scorci panoramici sui monti delle Piccole Dolomiti e, ovviamente gallerie di varie lunghezze. Alcune di queste abbastanza brevi dove resta presente quel minimo di luce esterna, garantendone così il normale proseguimento, grazie anche alla presenza di alcune aperture verso l’esterno; altre più lunghe (come la numero 19, la più lunga di tutte) e quindi buie, dove la dotazione di una torcia elettrica.

Ogni volta che usciamo da una galleria, ci troviamo a percorrere un sentiero che alterna lo spettacolo maestoso dei  monti circostanti ai vertiginosi picchi su roccia. Uno scenario mozzafiato.

Una di queste gallerie in particolare, presenta un particolare andamento. Si avvita, infatti, dentro un pinnacolo calcareo. Nel tratto finale la strada esce completamente allo scoperto e scorre prossima al crinale, offrendo scorci panoramici su tutta la zona di guerra di Cima Palon

All’uscita della 52° galleria, ovvero l’ultima, raggiungiamo il Rifugio A. Papa, punto d’appoggio consigliato per una meritata pausa.

La strada degli Scarrubi

Dal rifugio, si può ritornare al punto di partenza delle  52 gallerie scendendo dall’altro versante della montagna, imboccando il sentiero CAI 370, denominato anche la “Strada degli Scarubbi”. Questo percorso, differentemente da quello delle gallerie, risulta sicuramente più agevole e semplice anche se meno interessante. Molto lineare nella prima parte, nella seconda fase si articola attraverso una serie di lunghi tornanti, dove è prevista comunque la possibilità di “tagliarli” grazie alla presenza ddi sentieri immersi nel bosco.

Opera di alta ingegneria militare, la strada camionabile di montagna fu costruita nel 1917 dai reparti della fanteria della Brigata Piceno, seguendo il tracciato della mulattiera costruita dagli Alpini poco prima dell’inizio della guerra, per avere accessi alla sommità del Pasubio e quindi alla prima linea. Veniva percorsa generalmente di notte, a fari spenti, in quanto completamente esposta all’artiglieria austriaca del vicino Monte Maio. Inoltre essendo esposta a nord non era utilizzabile d’inverno e per gran parte della primavera. Questi fattori portarono alla costruzione della strada delle 52 gallerie, molto più sicura, ma non accessibile ai mezzi motorizzati.

Arrivati a valle, raggiungiamo di nuovo l’insegna iniziale delle 52 gallerie.

Consigli utili:

  • Periodo per visitare le 52 gallerie: Il periodo migliore per percorrere la Strada delle 52 Gallerie, va da aprile a ottobre. Durante la stagione invernale la neve potrebbe ostruire anche completamente gli accessi alle gallerie.
  • Difficoltà: Non è un sentiero particolarmente difficile, ma occorre adottare alcuni accorgimenti, e portare con sé la giusta dose di prudenza
  • Traccia GPX: 7734-escursione-sulla-strada-delle-52-gallerie.gpx

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